Cosa sono gli agenti autonomi? I primi esempi di un futuro che sta arrivando
Negli ultimi anni, i chatbot si sono evoluti rapidamente e stanno diventando sempre più sofisticati, trasformandosi in agenti autonomi. Ma cosa sono questi agenti autonomi e come cambieranno il nostro modo di lavorare e vivere? Vediamo insieme di cosa si tratta, partendo da una panoramica sull'evoluzione dell'intelligenza artificiale e sui primi esempi già attivi.
L'evoluzione verso gli agenti autonomi
L'idea di agenti autonomi è parte di una roadmap in cinque fasi per raggiungere un'intelligenza artificiale avanzata, chiamata AGI (Intelligenza Artificiale Generale). Le cinque fasi prevedono una progressione che va dai chatbot, come ChatGPT, fino a entità più sofisticate. Vediamo queste fasi:
Chatbot: Assistenti conversazionali che rispondono ai nostri comandi utilizzando il linguaggio naturale.
Reasoner: Software in grado di pensare passo dopo passo per risolvere un problema. Un esempio è One Preview, un nuovo modello che lavora in parallelo con GPT-4.
Agenti autonomi: Software in grado di pianificare ed eseguire autonomamente una serie di azioni per raggiungere un obiettivo, utilizzando anche risorse del nostro PC o di altre piattaforme per completare i compiti assegnati.
Innovator: Agenti in grado di affiancare gli esseri umani nei compiti più complessi, come la scoperta di nuove tecnologie o invenzioni. In futuro, questi agenti potrebbero addirittura vincere un Premio Nobel.
Organization: Agenti capaci di coordinarsi tra di loro per eseguire compiti complessi, simili a quelli di un'intera organizzazione.
Esempi di agenti autonomi
Attualmente siamo al terzo stadio, quello degli agenti autonomi, e alcune grandi aziende hanno già iniziato a sperimentarli. Vediamo insieme alcuni esempi concreti:
Salesforce e i suoi agenti
La prima azienda a presentare degli agenti autonomi è stata Salesforce, che ha sviluppato degli agenti per l'assistenza ai clienti e per il supporto nelle vendite. Alcuni esempi di agenti creati da Salesforce includono:
Agente per l'assistenza: Questo agente è in grado di fissare appuntamenti per i clienti, analizzando il miglior momento disponibile e confermandolo in autonomia.
Agente per le vendite: Capace di analizzare i lead presenti nel portafoglio aziendale e di contattare i prospect inviando email e messaggi per fissare un incontro con il venditore più adatto.
Coach virtuale: Un assistente pensato per i venditori, che partecipa a una simulazione di vendita e fornisce suggerimenti utili basati su quanto ascoltato.
Salesforce ha anche introdotto la piattaforma Agent Force, che permette di creare agenti partendo da un semplice prompt descrittivo, collegando azioni specifiche e utilizzando l'infrastruttura tecnologica aziendale per svolgere compiti complessi.
Microsoft e gli agenti autonomi per le aziende
Anche Microsoft ha recentemente presentato la sua versione di agenti autonomi durante un evento, mostrando come questi agenti possano aiutare nella gestione delle comunicazioni aziendali. Ad esempio, un agente è in grado di:
Analizzare email ricevute da potenziali clienti e verificare se ci sono stati contatti precedenti con l'azienda.
Identificare l'esperto più adatto per rispondere alla richiesta e inviare un'email di risposta con i dati rilevanti.
Questi agenti sono creati utilizzando CoPilot Studio, una piattaforma che permette di programmare agenti autonomi utilizzando il linguaggio naturale. Gli agenti possono essere attivati da vari trigger, come un'email ricevuta o un file aggiornato in un database, ed eseguono autonomamente le azioni necessarie.
Antropic e la funzione "Computer Use"
Anche Antropic ha fatto un passo verso il futuro con la funzione Computer Use del suo assistente Cloud. Questa funzione permette a Cloud di prendere il controllo del nostro computer e svolgere compiti per nostro conto. Ad esempio, può pianificare un evento in calendario, muovere il mouse per compiere azioni specifiche e persino prendere screenshot per comprendere il contesto di lavoro.
Un futuro sempre più autonomo
Gli agenti autonomi rappresentano una grande novità nel campo dell'intelligenza artificiale. Rispetto ai tradizionali workflow software, questi agenti utilizzano i modelli linguistici di grandi dimensioni per eseguire azioni in modo più naturale e adattivo, grazie alla capacità di reasoning e alla pianificazione dei passi da compiere in maniera autonoma. Non sono più semplici strumenti reattivi, ma veri e propri collaboratori virtuali, capaci di prendere decisioni e agire per conto degli utenti.
Gli esempi mostrati da Salesforce, Microsoft e Antropic ci danno un assaggio di quello che gli agenti autonomi possono fare oggi e di come potrebbero trasformare le nostre attività lavorative e personali in futuro. Siamo solo all'inizio di questa rivoluzione tecnologica, e il 2025 potrebbe essere l'anno in cui vedremo il pieno potenziale di questi agenti finalmente in azione.
Conclusioni
Gli agenti autonomi promettono di cambiare radicalmente il modo in cui interagiamo con la tecnologia e come gestiamo le nostre attività quotidiane. Sebbene alcune funzionalità siano ancora in fase sperimentale, il potenziale è enorme. Nei prossimi anni, questi strumenti potrebbero diventare una parte integrante delle nostre vite, supportandoci nelle decisioni, nelle attività lavorative e nel risolvere problemi complessi. La strada verso l'AGI è ancora lunga, ma i passi che stiamo compiendo sono sicuramente molto promettenti.