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Come migliorare il proprio pensiero sul lavoro: riflessioni dalla conferenza TEDx di Chris Thomason

Nel suo discorso TEDx "How to think better at work," Chris Thomason esplora tecniche innovative per migliorare il modo in cui pensiamo durante il lavoro. Thomason invita il pubblico a un vero e proprio aggiornamento del sistema operativo mentale, come si fa con i dispositivi elettronici. Questo "aggiornamento" può portare a una maggiore creatività e una migliore capacità di risolvere i problemi sul lavoro.

Perché il miglior pensiero emerge fuori dall'ufficio?

Thomason sottolinea come raramente le persone ottengano le loro migliori idee durante una sessione di brainstorming o mentre sono sedute in ufficio. Le intuizioni più brillanti spesso emergono durante attività poco impegnative, come fare una doccia, passeggiare o guidare. Citando uno studio dell'Università della California del 2012, Thomason dimostra che chi svolge compiti poco impegnativi ottiene risultati molto migliori in test creativi rispetto a chi non ha pause o è impegnato in compiti troppo complessi.

Il brainstorming è davvero efficace?

Un aspetto interessante del discorso è la critica alla tecnica del brainstorming, una pratica diffusissima nelle aziende. Thomason spiega che studi dimostrano come le sessioni di brainstorming di gruppo producano meno idee rispetto a quando le persone riflettono individualmente. Egli suggerisce quindi di esplorare alternative più efficaci, come la procrastinazione proattiva. Invece di discutere immediatamente di un problema, i partecipanti possono riflettere da soli prima di confrontarsi in gruppo, portando idee più mature e riflessive.

Il concetto di "pensiero vampiro"

Thomason introduce il concetto di pensiero vampiro, riferendosi a chi tende a rispondere in modo immediato e impulsivo durante una riunione, senza riflettere a fondo. Per contrastare questa tendenza, Thomason propone una tecnica semplice ma potente: chiedere 10 secondi di silenzio prima di iniziare una discussione. Questo incoraggia i partecipanti a passare dal pensiero reattivo (o sistema uno, come descritto da Daniel Kahneman) a un pensiero più riflessivo e ponderato (sistema due).

Conclusione

In conclusione, Thomason ci invita a ripensare il nostro approccio al pensiero lavorativo, sfruttando momenti in cui il cervello è più ricettivo. Adottare spazi di riflessione più efficaci e tecniche di pensiero più profonde può portare a soluzioni migliori e più creative, migliorando non solo la produttività, ma anche l'approccio generale ai problemi.
Integrare questi suggerimenti nella vita quotidiana può aiutare a cambiare in meglio il nostro pensiero e a trovare soluzioni più innovative per sfide complesse.

Di Gaetano

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