Come È Iniziata e Come Potrebbe Finire la Crisi tra Ucraina, Russia e NATO
La crisi tra Ucraina, Russia e NATO non è iniziata nel 2022, con l'invasione russa del territorio ucraino, ma ha radici più profonde che risalgono al 2014. Per comprendere come siamo arrivati all'attuale situazione, è essenziale fare un passo indietro e analizzare le cause storiche e geopolitiche di questo conflitto. L'Ucraina, infatti, è divisa storicamente in tre parti: una occidentale, di influenza cattolica e filo-europea, una parte centrale, e una orientale, più vicina alla Russia e che comprende regioni come il Donbas e la Crimea. Questo squilibrio ha sempre reso la stabilità del paese molto fragile.
Le Origini del Conflitto
La storia del rapporto tra Ucraina e Russia è complessa e affonda le radici nei secoli. Entrambi i paesi condividono origini comuni nel Principato di Rus' di Kiev, e successivamente si sono separati e riuniti sotto gli zar russi nel XVIII secolo. Dopo la Rivoluzione d'Ottobre, l'Ucraina fu inclusa nell'Unione Sovietica come Repubblica socialista. Con il crollo del muro di Berlino nel 1989, l'Ucraina ottenne l'indipendenza, entrando a far parte della CSI (Comunità degli Stati Indipendenti), ma mantenendo una posizione di neutralità, che rappresentò un periodo di prosperità per il paese.
La Spinta verso l'Estensione della NATO
La situazione si complicò quando, a partire dai primi anni '90, la NATO iniziò ad espandersi verso Est, includendo sempre più paesi vicino ai confini della Russia. Questo processo, visto dalla Russia come una minaccia diretta, ha portato ad una crescente tensione con l'Occidente. Dal 2008, la dichiarazione che l'Ucraina sarebbe entrata a far parte della NATO ha ulteriormente alimentato i timori della Russia, con il presidente Putin che percepiva la presenza di missili nucleari della NATO praticamente "sotto casa" come una minaccia esistenziale.
Le Rivolte di Piazza Maidan
Nel 2014, l'Ucraina si trovò nel pieno delle tensioni tra est e ovest. In quell'anno, ci furono due importanti rivolte, conosciute come Piazza Maidan o Euromaidan, che portarono alla caduta del presidente Yanukovich, considerato filo-russo. Queste rivolte furono in parte spontanee e in parte supportate da finanziamenti esterni, soprattutto dagli Stati Uniti. Il risultato fu uno spostamento dell'Ucraina verso l'Occidente, ma questo causò una forte reazione da parte delle regioni orientali e meridionali del paese, che si sentirono escluse e defraudate del loro presidente.
La Guerra Civile e il Ruolo della Russia
Dopo le rivolte del 2014, scoppiò una vera e propria guerra civile in Ucraina. Le popolazioni del Donbas e della Crimea decisero di ribellarsi contro il governo di Kiev, supportate militarmente dalla Russia. La situazione degenerò rapidamente, con Kiev che inviò l'esercito e gruppi paramilitari per combattere i ribelli. La Crimea dichiarò la propria indipendenza e successivamente venne annessa dalla Russia, mentre nel Donbas nacquero le repubbliche indipendentiste di Lugansk e Donetsk.
Gli Accordi di Minsk e il Fallimento della Pace
Nel tentativo di fermare il conflitto, Francia e Germania patrocinavano gli accordi di Minsk, che prevedevano una riforma costituzionale per dare maggiore autonomia alle regioni del Donbas. Tuttavia, questi accordi furono traditi dai presidenti ucraini Poroshenko e Zelenski, portando a un'escalation del conflitto e al proseguimento della guerra civile tra le diverse fazioni ucraine. Questa mancata attuazione degli accordi di pace ha contribuito a mantenere alta la tensione e ha fatto sì che il conflitto non trovasse una risoluzione.
L'Invasione Russa del 2022
Dopo anni di tensioni, la situazione raggiunse un punto critico nel febbraio del 2022, quando la Russia decise di invadere l'Ucraina. Questa invasione è stata preceduta da numerosi tentativi da parte di Putin di negoziare un nuovo assetto di sicurezza per l'Europa, che includesse anche la Russia e che mettesse fine all'espansione della NATO. Tuttavia, le richieste di Putin vennero respinte e si arrivò all'invasione. Poco dopo l'inizio del conflitto, ci fu un tentativo di negoziato con gli accordi di Istanbul, che sembravano vicini a una risoluzione, ma vennero interrotti dall'intervento del primo ministro britannico Boris Johnson, che incoraggiò il governo ucraino a non firmare alcun accordo con la Russia.
Come Può Finire Questa Follia?
La guerra in Ucraina continua ad essere un conflitto di escalation continua, che ha coinvolto direttamente e indirettamente numerosi paesi del mondo. Secondo molti, per capire come questa follia potrebbe finire, bisogna capire come è iniziata. La soluzione potrebbe risiedere in un nuovo equilibrio di sicurezza che tenga conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti, compresa la Russia, evitando di alimentare ulteriormente le tensioni. Tuttavia, l'attuale situazione di escalation e la continua fornitura di armi all'Ucraina da parte dell'Occidente rendono difficile prevedere una fine pacifica nel breve termine. La guerra nucleare è un rischio che non può essere ignorato, e per questo è fondamentale lavorare verso una soluzione diplomatica che possa mettere fine alle ostilità.