Come capire chi sei e chi puoi diventare: due esercizi filosofici pratici
Nella continua ricerca di crescita personale e autorealizzazione, ci troviamo spesso di fronte a domande esistenziali che richiedono risposte profonde: Chi sono? e Chi posso diventare? La filosofia, sebbene possa sembrare distante, offre strumenti concreti per affrontare questi interrogativi. In questo articolo, esploreremo due esercizi filosofici proposti dalla filosofa Maura Gangitano, che possono aiutarti a comprendere meglio te stesso e a sviluppare la tua capacità di riflessione e crescita.
1. Il potere del "fannullone": concediti il tempo per non fare nulla
Viviamo in una società che premia la produttività e l'efficienza. La sensazione di dover "fare" qualcosa in ogni momento può impedire la nostra capacità di riflettere e, soprattutto, di essere creativi. Gangitano suggerisce un esercizio tanto semplice quanto controintuitivo: diventare un "fannullone" per un po'.
Prenditi 20-30 minuti per vagare senza una meta precisa, senza telefono e senza l'obbligo di compiere alcuna attività. Questo ti permetterà di osservare il mondo intorno a te con occhi diversi, notando dettagli che normalmente sfuggirebbero. Camminare senza fretta, senza l'ossessione di portare a termine compiti, ti offre lo spazio mentale per far emergere pensieri e riflessioni nuove, contribuendo alla tua fioritura personale. È un momento dedicato alla creatività e all'immaginazione, che spesso si trovano soffocate da una routine troppo frenetica.
2. Il diario di Marco Aurelio: un esercizio di autoanalisi e riflessione
Un secondo potente strumento di autoanalisi è il diario. Ma non un diario qualsiasi, bensì uno ispirato alla pratica di Marco Aurelio, l'imperatore-filosofo dell'antica Roma. L'esercizio consiste nel ripercorrere la tua giornata... ma al contrario!
Inizia dalla fine della tua giornata, ricapitolando ciò che hai vissuto fino a tornare alla mattina. Questo approccio ti aiuta a scoprire emozioni, eventi e dettagli che potresti aver trascurato o dato per scontati. Inoltre, consente di riflettere sui valori che hanno guidato le tue azioni: quali decisioni sono state in linea con i tuoi principi? Ci sono stati momenti in cui hai agito senza essere realmente presente?
Questo metodo non solo migliora la consapevolezza di sé, ma rivela anche quanto spesso ci limitiamo a compiere azioni senza sentirci realmente coinvolti, a volte senza riconoscere alcun valore in ciò che facciamo.
Il percorso verso la fioritura personale
Entrambi gli esercizi mirano a coltivare la consapevolezza e a creare spazi mentali per riflettere sulla propria vita e sui propri valori. La fioritura personale non consiste nel raggiungere specifici risultati, ma nel prestare attenzione al percorso che si compie. È un invito a creare spazi vuoti nelle nostre vite, momenti in cui possiamo esplorare noi stessi, le nostre idee e le nostre emozioni senza distrazioni.
La crescita personale, come suggerisce Gangitano, non si limita all'acquisizione di nuove competenze o al completamento di compiti. È, piuttosto, un viaggio continuo di riflessione, di comprensione più profonda di chi siamo, e di sviluppo verso ciò che possiamo diventare.
Inizia con questi due esercizi semplici ma profondi: concediti il lusso di essere un "fannullone" per un po' e utilizza il diario per riscoprire le tue giornate e i tuoi valori. Questi piccoli passi possono aprire nuove porte alla comprensione di te stesso e alla tua trasformazione personale.