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Calcioscommesse: “Sei mesi a Cannavaro e Grava, due punti di penalizzazione al Napoli”

Due punti di penalizzazione al Napoli, sei mesi di squalifica a Cannavaro e sei a Grava; 3 anni e 3 mesi a Gianello. Sono queste le decisioni della Commissione disciplinare della Figc, nel processo calcioscommesse per Sampdoria-Napoli. “Per garantire una uniformità di giudizio e una situazione di par condicio fra squadre partecipanti allo stesso campionato attualmente in corso, quindi, appare corretta l’applicazione della sanzione di 2 punti di penalizzazione in classifica generale da scontarsi nella corrente stagione sportiva”.

La Commissione Disciplinare motiva così la sanzione di due punti in classifica (più 70mila euro di ammenda) inflitta al Napoli, nell’ambito del filone campano del processo al Calcioscommesse, nonostante il procuratore federale, Stefano Palazzi, avesse chiesto per il club azzurro soltanto un punto di squalifica (più 100mila euro), in merito alla combine di Samp-Napoli del maggio 2010, tentata dall’allora terzo portiere partenopeo Matteo Gianello.

“Tra tutti – specifica la Disciplinare -, si ricordino i precedenti della società Torino e della società Sampdoria che, nella corrente stagione sportiva, stanno scontando una penalizzazione di 1 punto in classifica generale maturata in sede di applicazione di sanzione ex art. 23 CGS (patteggiamento, ndr), partendo da una sanzione base di 2 punti di penalizzazione in classifica generale”. L’ipotesi di una richiesta danni da parte del Napoli per la sentenza che ha tolto 2 punti e squalificato per 6 mesi i calciatori Grava e Cannavaro “non è assolutamente da escludere e, anzi, credo che verrà proprio presa in considerazione”, così l’avvocato Mattia Grassani, legale del Napoli, intervenuto ai microfoni di Tutti convocati su Radio 24 ha aperto a una possibile azione legale del club.

“Il Napoli ha subito danni patrimoniali, d’immagine e anche tecnico-sportivi e sono tutte ragioni di risarcimento che potranno essere prese in considerazione una volta esauriti i gradi di giustizia – ha aggiunto Grassani -. Per quanto accertato dalla commissione disciplinare non c’è alcuna responsabilità nè di culpa in vigilando nè di omesso controllo da parte della società, che paga il comportamento di un ex-tesserato come Matteo Gianello, in scadenza di contratto, che nella stagione 2009-2010 non giocò nemmeno un minuto”.

Francesco Aspanò image1 Calcioscommesse: Sei mesi  a Cannavaro e Grava, due punti di penalizzazione al Napoli

Di Gaetano

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