Calciomercato: Joaquin Larrivey lascia Cagliari e vola in Messico
Joaquin Larrivey non è più un giocatore del Cagliari. Una storia consumata male quella tra il giovane argentino detto “el Bati” e la società cagliaritana che nel 2007 lo acquistò dall’ Huracan presentandolo come il nuovo Batistuta. Larrivey ha sempre dimostrato di essere un giocatore fedele alla maglia che indossa. Le prime stagioni in rossoblu non sono state idilliache, troppa panchina e pochi gol che inevitabilmente portano la società a darlo in prestito in Argentina, precisamente prima al Vélez Sarsfield e poi al Colon. Nell’ultima stagione 2011/2012 però, il trend si era invertito.
El Bati è stato il capocannoniere del Cagliari raggiungendo una più che onorevole posizione nella classifica marcatori culminata con la stupenda tripletta rifilata al Napoli al San Paolo. Ma adesso è arrivata l’ora di trovare più spazio,cosi Larrivey risolve il suo contratto che lo lega al Cagliari e vola in Messico a giocare nella squadra dell’Atlante Cancun. Gioacchino è riuscito a farsi amare dai suoi tifosi nonostante non abbia mai brillato in termini di performance ed ha fatto comprendere il suo impegno e la sua voglia di vincere per il Cagliari. Con una lettera trasmette tutta la sua gratitudine ad una città che per lui era diventata casa sua e nella quale sottolinea l’onore che ha provato nel rappresentarla in campo:
“Voglio ringraziare tutti i tifosi per come mi avete fatto sentire in questi anni. Pur vivendo lontano dalla famiglia, dagli amici e dalla città del cuore, mi avete fatto sentire a casa. Ho conosciuto tanta bella gente e per questo è stato difficile andarmene. Quando stavo per salire in aereo ho avuto la stessa sensazione che si prova quando si va via dalla propria terra: senza rendermene conto, la Sardegna era diventata casa mia. E questo è successo senza dubbio grazie a voi. Grazie ai tifosi, grazie alla gente della città. Vorrei poi ringraziare tutte le persone che lavorano nella società, allo stadio, in sede, nel centro sportivo di Assemini e il presidente. Mi avete sempre trattato alla grande e credo di avervi trattato ugualmente bene anche io; porterò sempre con me ognuno di voi e non vi dimenticherò mai.
E poi che dire dei compagni. Quando vi ho salutato volevo dire mille parole ma dopo due secondi stavo già piangendo: è stato un vero onore allenarmi al vostro fianco, combattere ogni partita con voi. Voglio solo dire grazie per tutto quello che avete fatto per me in tutti questi anni. Ringrazio Dio e la vita per avermi fatto conoscere persone come voi e per aver trascorso questi anni in una meravigliosa terra come la Sardegna. Sono assolutamente certo che, come dice la canzone, il meglio deve ancora venire. Vi saluto, vi ringrazio di cuore e vi dico che potrei anche andare a giocare sulla luna, ma il mio cuore resterà sempre rossoblù.”