Aumento salariale per il personale della scuola: scopri quanto guadagneranno
Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si dichiara pienamente soddisfatto per la conclusione delle trattative che hanno portato alla sottoscrizione dell'ipotesi di contratto collettivo nazionale, con la partecipazione dei principali sindacati rappresentativi.
"Il nuovo contratto rappresenta un importante passo avanti verso una maggiore valorizzazione di tutto il personale della scuola, sia docenti che ATA", ha dichiarato Valditara. "Sono state inoltre riconosciute a livello contrattuale le funzioni del docente tutor e del docente orientatore, consentendo di affermare definitivamente il principio della personalizzazione dell'istruzione, sottolineando il ruolo centrale dello studente nel sistema".
La definizione del contratto fa seguito all'accordo politico sottoscritto tra il Ministro e i sindacati lo scorso 22 novembre, che oltre a rendere immediatamente disponibili gli aumenti salariali, ha messo a disposizione delle trattative collettive tra ARAN e le organizzazioni sindacali, per il rinnovo del CCNL del comparto Istruzione, risorse finanziarie aggiuntive stanziate dalla legge di bilancio per il 2022, tramite il Fondo per il Miglioramento dell'Offerta Formativa (FMOF), per un importo pari a 300 milioni di euro. Ciò ha contribuito a determinare un aumento medio di 124 euro al mese per il personale docente.
Ulteriori provvedimenti sono stati presi per garantire una maggiore tutela al personale precario docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), consentendo loro di usufruire di tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari.
Sono stati inoltre attuati gli impegni dell'accordo politico di novembre, riconoscendo un ulteriore aumento stabile della Retribuzione Professionale Docenti (RPD), che ora va da 194,80 euro a 304,30 euro al mese, e un ulteriore aumento del Compenso Individuale Accessorio (CIA), che ora va da 79,40 euro a 87,50 euro.
A ciò si aggiunge un aumento del 10% delle retribuzioni per le ore aggiuntive dei docenti, finanziato attraverso il FMOF.
Per quanto riguarda le attività recentemente introdotte che coinvolgono i tutor e gli orientatori, il contratto le riconosce come funzioni professionali, inserendole nella contrattazione e dando seguito all'impegno preso in tal senso dal Ministero.
Nel contratto è stato dato un importante riconoscimento anche al personale ATA. È stato possibile prevedere una riorganizzazione delle aree relative al personale ATA delle istituzioni scolastiche, offrendo concrete opportunità di sviluppo professionale a circa 182.000 dipendenti.
Grazie all'intervento del Ministro Valditara, sono state reperite le risorse finanziarie necessarie per un incremento sostanziale delle relative posizioni economiche.
A tal fine, il contratto prevede di:
Attivare gli sviluppi professionali verticali dal profilo A al profilo di Operatore, al fine di favorire un'attività qualificata di assistenza alle esigenze degli alunni con disabilità. Questo intervento è stato finanziato utilizzando le risorse finanziarie contrattuali previste (0,55% della massa salariale pari a 36,9 milioni di euro all'anno).
Semplificare le procedure per l'accesso alle posizioni economiche attraverso un percorso più rapido di formazione e valutazione per l'inserimento in una graduatoria con validità triennale. Al fine di garantire la formazione al personale ATA per l'attribuzione delle posizioni economiche, il Ministero ha sostenuto un emendamento al Decreto Legislativo PA 2 che prevede l'allocazione di risorse finanziarie aggiuntive.
Assegnare nuove posizioni economiche orizzontali. Attualmente sono state assegnate 56.103 posizioni economiche, per un totale lordo annuo di 66.944.857,50 euro per 13 mensilità. Sono state rese disponibili risorse aggiuntive per la contrattazione al fine di finanziare l'assegnazione di ulteriori posizioni economiche e/o eventuali rivalutazioni economiche, per un totale lordo di 72.031.852,50 euro.
Istituire un nuovo ordinamento dei profili professionali che permetterà di valorizzare il personale ATA e le figure apicali dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) attraverso una nuova area di funzionari a cui sarà possibile assegnare un incarico triennale di "elevata qualificazione professionale" (con un incremento della retribuzione di 60 euro al mese). Si eliminerà l'area C (mai utilizzata fino ad oggi) e, in fase transitoria, sarà possibile stabilizzare in quest'area gli attuali assistenti amministrativi facenti funzione che abbiano svolto per almeno tre anni il ruolo di DSGA nelle scuole, tramite procedure selettive riservate. Gli attuali DSGA di ruolo manterranno il diritto di ricevere un incarico di elevata qualificazione fino alla loro cessazione.
Zangrillo: "L'istruzione è un settore cruciale per il Paese" Anche il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, si è detto soddisfatto, affermando che si tratta di un passo fondamentale per il miglioramento delle condizioni di lavoro in un settore cruciale per la crescita del Paese.
Naddeo (Aran): "Miglioramento delle condizioni di lavoro" Il presidente dell'Aran, Antonio Naddeo, ha spiegato in una nota che l'accordo raggiunto rappresenta un importante passo avanti per il miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore dell'istruzione e della ricerca, garantendo un adeguato riconoscimento ai dipendenti che operano in queste aree fondamentali per la crescita del Paese.
Fracassi (Flc Cgil): "Risultato significativo" Secondo Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil, sul piano salariale, considerando gli aumenti già ottenuti con l'accordo economico del dicembre 2022 e le ulteriori risorse distribuite con il nuovo contratto, l'incremento salariale medio oscilla tra il 5% e il 7% nei diversi settori. Fracassi sottolinea inoltre che tutte le materie introdotte per legge sono state incluse nel contratto, neutralizzando l'eccessiva regolamentazione normativa sugli stipendi e l'orario di lavoro, che dovrebbero essere oggetto esclusivo della contrattazione. Ad esempio, per il settore scolastico, il contratto integrativo nazionale sulla mobilità individuerà le modalità per superare il blocco triennale dei trasferimenti e consentirà ai docenti e ai DSGA neoassunti di richiedere l'assegnazione provvisoria.
Per Fracassi, "un significativo progresso riguarda i diritti dei lavoratori precari della scuola, per i quali è stata prevista la possibilità di usufruire di 3 giorni di permesso retribuito, come avviene già per il personale di ruolo. In tutti i settori, vengono inoltre ampliati i congedi per le donne vittime di violenza".
Barbacci (Cisl Scuola): "Passo importante" Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola, ha espresso la sua soddisfazione per il risultato raggiunto attraverso un tweet, sottolineando la complessità e la responsabilità del compito. Barbacci ha enfatizzato l'importanza di raggiungere un equilibrio tramite la mediazione, anziché perseguire interessi personali o di immagine, riflettendo così lo spirito di servizio e l'orientamento comunitario del sindacato CISL. Ha affermato: "Ci sono momenti in cui, in una trattativa complessa che coinvolge molte voci e riguarda un settore estremamente articolato in ogni ambito, è necessario privilegiare la capacità di mediazione tra diverse aspettative e non solo le proprie esigenze di immagine. È uno stile a cui la delegazione CISL Scuola, Università e Ricerca si è attenuta scrupolosamente nel suo operato. Chi è in grado di guardare al risultato nel suo complesso, può rendersi conto dell'importanza del lavoro svolto nell'interesse dell'intero settore e di ciascuno dei molti profili che lo compongono, tutti meritevoli di attenzione e mai da considerare o, peggio ancora, da mettere in conflitto gli uni con gli altri".
Serafini (Snals): "Obiettivo raggiunto attraverso lotte e mobilitazioni" "Finalmente, dopo oltre cinque anni di mancato rinnovo, causato dalle esigue risorse messe a disposizione dai vari Governi, abbiamo sottoscritto l'ipotesi di CCNL per oltre 1,5 milioni di lavoratori e lavoratrici della scuola, dell'università, della ricerca e degli istituti di alta formazione". Così ha dichiarato Elvira Serafini, segretaria generale dello Snals, in una nota.
Pacifico (Anief): "Senza firma avremmo perso risorse e non solo" "Se l'ANIEF non avesse firmato", ha spiegato il presidente Marcello Pacifico, "avremmo perso: 3 giorni di permesso retribuito per i precari anziché 2; un incremento mensile dell'indennità dei DSGA di 60 euro invece di 6 euro; 4mesi di congedo per le donne vittime di violenza invece di 3; un aumento straordinario del 10% per straordinari e ore aggiuntive invece del 3%; autorizzazione per i DSGA a utilizzare risorse dal MOF che finora erano vietate; autorizzazione a bandire corsi professionali per il personale facente funzione; mantenimento delle posizioni economiche e sblocco di quelle bloccate da dieci anni a partire da quelle già valutate; autorizzazione a svolgere gli organi collegiali online che dovevano essere presenziali; definizione dell'ordinamento professionale del personale degli enti di ricerca e dei policlinici universitari e introduzione di un'area per i funzionari in attesa della stabilizzazione del personale precario dell'AFAM".
"Inoltre", ha affermato, "il governo deve sbloccare l'indennità di vacanza contrattuale: si parla di un aumento automatico mensile di 160 euro e di arretrati di 2.000 euro dal 2002 ad oggi".