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Associazione tra Disturbo Post-Traumatico da Stress e varianti genetiche di trasporto della serotonina: Il ruolo dell’etnia

Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD) e genetica sono legati in modo complesso, influenzando come diverse persone rispondono agli eventi traumatici. Il PTSD si manifesta attraverso sintomi come flashback, evitamento, iperattivazione e pensieri negativi. Sebbene sia diffuso in popolazioni che hanno vissuto conflitti o disastri naturali, solo una parte degli individui esposti a traumi sviluppa effettivamente questa condizione. Questo suggerisce che, oltre all'esposizione a eventi traumatici, vi siano altri fattori determinanti, come variabili genetiche e ambientali.
Uno dei geni più studiati è 5-HTTLPR, che regola il trasportatore della serotonina. Il gene SLC6A4, situato sul cromosoma 17, presenta una variazione (5-HTTLPR) che influisce sull'efficienza di trasporto della serotonina. Esistono due varianti principali: l'allele lungo (L), che aumenta l'efficienza, e l'allele corto (S), associato a una minore trascrizione e, potenzialmente, a una maggiore vulnerabilità al PTSD. Gli studi hanno esplorato anche una variante triallelica con gli alleli LG, LA e S.

Obiettivo dello studio e metodologia

Lo studio ha esaminato come l'etnia influisca sull'associazione tra 5-HTTLPR e il PTSD, considerando dati provenienti da diverse ricerche e analizzando le varianti bialleliche e trialleliche di 5-HTTLPR. L'obiettivo è comprendere se ci sia un'influenza diretta di queste varianti sul rischio di PTSD e se l'etnia modifichi l'impatto del gene in modo significativo.
Attraverso una meta-analisi, sono stati esaminati 17 studi per un totale di 2586 pazienti affetti da PTSD e 8838 soggetti di controllo per il modello biallelico, e 627 pazienti e 3524 controlli per il modello triallelico. È stato adottato un modello a effetti casuali per includere la variabilità tra gli studi e analizzare l'associazione tra la frequenza degli alleli e il rischio di PTSD.

Risultati e implicazioni etniche

L'analisi non ha rilevato un'associazione significativa tra i genotipi di 5-HTTLPR e il rischio di sviluppare il PTSD nei modelli biallelico e triallelico. Tuttavia, alcuni risultati preliminari suggeriscono che l'etnia gioca un ruolo moderatore: l'etnia africana mostra una tendenza alla correlazione positiva tra varianti genetiche di 5-HTTLPR e il rischio di PTSD. Per esempio, è stato osservato che l'allele lungo (L) è più comune in popolazioni europee rispetto a quelle asiatiche, con differenze anche nei sottogruppi africani. Questo indica che la distribuzione degli alleli può influire sulle risposte al trauma e sulla susettibilità al PTSD.

Limiti dello studio e considerazioni future

Il PTSD è una condizione altamente poligenica, in cui l'effetto di un singolo allele tende ad essere minimo. Lo studio ha riscontrato una bassa potenza statistica dovuta alla variabilità dei campioni tra gli studi, suggerendo che ricerche future potrebbero beneficiare di campioni più ampi e di una maggiore omogeneità metodologica per una maggiore precisione nelle stime.
Inoltre, le varianti di 5-HTTLPR potrebbero non avere un effetto diretto sullo sviluppo del PTSD, ma piuttosto influenzare le risposte individuali a fattori ambientali, secondo la teoria della suscettibilità differenziale. Questa teoria suggerisce che le variazioni nel gene 5-HTTLPR possano indicare una maggiore sensibilità all'esposizione ambientale, con effetti differenti a seconda del tipo di esposizione.
In conclusione, questa meta-analisi non ha identificato una correlazione diretta tra 5-HTTLPR e PTSD. Tuttavia, ha evidenziato come l'etnia possa giocare un ruolo cruciale nel modulare l'associazione tra genetica e risposta al trauma. Studi futuri potrebbero esplorare ulteriormente le interazioni gene-ambiente (GxE) e le modifiche epigenetiche per comprendere meglio i meccanismi genetici alla base del PTSD, aprendo la strada a interventi personalizzati per le popolazioni più vulnerabili.
FONTE

Di Gaetano

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