Aprire un negozio online nel 2016: quali sono i costi? E' necessaria la Partita IVA?
Aprire un negozio online per vendere beni e merci su internet in questi ultimi anni sta diventando una vera e propria tendenza, perché i costi operativi sono significativamente inferiori rispetto ai negozi tradizionali, perché solo nel 2012 gli italiani che hanno acquistato via web sono stati circa 10 milioni e perché molte aziende hanno già spostato i loro prodotti in vendita sulla rete. Quindi, se si vuole tenere il passo con i tempi, sia che siate una società o un individuo, è importante entrare in questo settore poiché rappresenta il futuro delle vendite.
Per aprire un negozio online e avviare un e-commerce non è sufficiente avere un sito web per mostrare i vostri prodotti e iniziare a vendere on-line, perché per avviare un business serio, è necessario conoscere il mondo di Internet.
Quindi è importante conoscere:
- il funzionamento di ricerca degli utenti sul web;
- come farsi trovare tra i risultati di ricerca;
- come e quando fatturare gli incassi delle vendite;
- se è necessario aprire una partita IVA;
- quali sono i costi inerenti alla fiscalità che sta dietro tali attività.
Tasse inerenti negozi online: regimi ed obblighi fiscali
Il principale consiglio per chi vuole aprire un negozio e-commerce è quello di consultare un buon ragioniere che può nel frattempo quantificare quante tasse si devono pagare su un negozio online, su un fatturato minimo nel caso l'attività stia appena cominciando. Inoltre sarà bene sapere come fare per aprire una nuova attività con la p. IVA, quali sono i costi fissi della stessa, cosa impone il regime fiscale, quindi comprendere quali sono gli obblighi IVA e le tasse, fino ad arrivare alle spese per i contributi previdenziali previsti per gli iscritti alla Separata INPS.
E' possibile aprire un negozio online gratis?
Aprire un negozio online gratis è possibile, grazie a molti software che offrono la possibilità di creare l'e-commerce da soli, senza esser costretti a rivolgersi ad agenzie web che aumenterebbero i costi.
Uno dei modi per creare un negozio online gratuito da soli è Blomming, che permette a chiunque, anche a chi non ha grandi capacità come programmatore, di costruire il proprio negozio on-line con poche semplici mosse. Il servizio è gratis al 100%, in italiano e non è per niente difficile da usare.
Per chi già possiede un negozio fisico tradizionale, esiste un servizio fornito da Compro24 che permette in maniera rapida di creare un portale web del negozio.
Quando conviene aprire la Partita IVA?
Dal punto di vista fiscale, aprire la partita IVA per un negozio online è d'obbligo solo nel caso in cui la vendita online non sia una prestazione occasionale; pertanto iniziare e continuare un'attività di vendita di prodotti online o servizi a livello professionale comporta necessariamente far fronte ai propri obblighi fiscali come la liquidazione IVA e delle imposte, nonché la dichiarazione annuale dei redditi secondo il Modello UNICO.
Conviene la Partita IVA per l'apertura di un negozio online? Si dovrebbe aprire solo se l'attività di vendita on-line attraverso internet viene effettuata in modo sistematico e regolare, cosa che esclude la natura occasionale dell'attività.
Ricordiamo che il personaggio di prestazione occasionale in vendita online, non superando il limite di reddito di 5.000€, non ha necessità di aprire la Partita IVA purché tale mestiere sia fatto sporadicamente. Tuttavia vanno dichiarati i ricavi delle vendite tramite dichiarazione dei redditi alla voce "altri redditi" poiché sono tassati ai fini IRPEF.
Tali obblighi fiscali sono declinati se si vende attraverso eBay, Subito.it o Kijiji nel caso si tratti di prodotti "personali" come biciclette, smartphone o altri oggetti.
Quali sono i costi per il 2016?
L'apertura di un negozio online richiede anche competenze generali sul marketing, su internet, sulla fiscalità italiana, oltre che tempo e denaro. Aprire un ecommerce è come aprire un negozio commerciale tradizionale, sebbene con costi più bassi. Quali sono questi costi? Anzitutto è necessario creare il sito di ecommerce affidandosi ad un'agenzia o creandolo da soli qualora ce ne siano competenze o possibilità per mezzo di appositi software. Questo processo di realizzazione del negozio online può arrivare a costare fino a 700€. E' opportuno realizzare un sito compatibile con i dispositivi mobili come smartphone e tablet per abbracciare anche la fetta di torta dei potenziali clienti che sono soliti usare dispositivi mobili. Dopodiché sarà necessario comprare il dominio e lo spazio hosting, i cui costi variano da 30€ a 70€ all'anno.
I costi di gestione da considerare quindi per tale attività sono spese per l'apertura della Partita IVA a costo zero con la Comunicazione Unica, il pagamento del diritto camerale annuale, l'acquisto del dominio e dello spazio hosting, la realizzazione del sito e-commerce.
Parlando di costi fissi, vanno indubbiamente considerate le tasse, il versamento dei contributi previdenziali INPS, spese fisse per il commercialista, rinnovo dominio e hosting, e tutto considerato ci vorranno circa 5.000/6.000€ all'anno su un reddito complessivo di 10.000€ (considerato il caso in cui si rientra nel nuovo regime forfettario 2016).
E' di notevole importanza prevedere anche dei costi per la promozione del sito del negozio online per mezzo di campagne pubblicitarie studiate attraverso strumenti quali Google Adwords o Facebook Adv. Queste spese pubblicitarie, ovviamente, non sono obbligatorie per aprire un negozio online, ma si possono rivelare di grande aiuto per far conoscere il proprio spazio ecommerce al pubblico, ampliandolo ed incrementando conseguentemente il fatturato.