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Anoressia Nervosa nei Bambini e Adolescenti: Fattori di Rischio e Importanza della Rilevazione Precoce

L'anoressia nervosa è un disturbo alimentare che colpisce in modo crescente bambini e adolescenti negli ultimi anni. Questo disturbo si manifesta con una limitazione volontaria dell'apporto di cibo e può accompagnarsi a esercizio fisico eccessivo, anche quando la persona è già sottopeso. L'importanza di una rilevazione precoce dei segni e sintomi dell'anoressia è fondamentale, poiché è associata a tassi di recupero più elevati e riduce le complicanze fisiche e psichiatriche.

Segnali di Allarme e Screening

Gli esperti raccomandano di fare attenzione a diversi segnali di allarme (o "red flags") per l'identificazione precoce dell'anoressia nei giovani. Questi segnali includono perdita di peso improvvisa, comportamenti compensatori come il digiuno, il vomito autoindotto, l'uso di lassativi o diuretici, e l'eccessivo esercizio fisico. Altri sintomi da monitorare sono la fatica, l'intolleranza al freddo, il ritardo nella crescita o nello sviluppo puberale, e l'amenorrea (assenza di mestruazioni) nelle ragazze adolescenti.
Un aspetto fondamentale da valutare durante una visita pediatrica è la percezione del corpo da parte del paziente, investigando l'eventuale disturbo dell'immagine corporea. Questo può includere un'insoddisfazione globale del proprio corpo, emozioni negative verso il proprio aspetto e comportamenti di controllo del peso come il frequente pesarsi o evitare situazioni in cui il corpo viene esposto.

Fattori di Rischio

I fattori di rischio per lo sviluppo dell'anoressia nervosa includono fattori genetici, ambientali e psicologici.

Fattori Genetici

Esiste una forte evidenza della componente genetica nell'anoressia nervosa. Studi sui gemelli suggeriscono che fino al 74% del rischio di sviluppare questo disturbo può essere attribuito alla genetica. Alcuni geni coinvolti nei processi serotoninergici, dopaminergici e oppioidi sono stati associati all'anoressia, influenzando la regolazione dell'assunzione di cibo, dell'umore e del peso corporeo.
Inoltre, esiste una correlazione tra anoressia e malattie autoimmuni. Ad esempio, pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico (SLE) presentano un rischio maggiore di sviluppare anoressia, suggerendo una possibile sovrapposizione genetica tra le due condizioni.

Fattori Ambientali

I fattori ambientali giocano un ruolo significativo nello sviluppo dell'anoressia. Eventi traumatici durante l'infanzia, come il bullismo legato all'aspetto fisico, possono aumentare il rischio di sviluppare un disturbo alimentare. Anche l'uso problematico dei social media e l'esposizione a contenuti che enfatizzano la magrezza e l'aspetto fisico possono contribuire allo sviluppo dell'anoressia, specialmente durante l'adolescenza.
L'isolamento sociale e la perdita di attività durante la pandemia di COVID-19 hanno ulteriormente aumentato l'incidenza e la gravità dei disturbi alimentari, compresa l'anoressia nervosa.

Fattori Psicologici

Tra i fattori psicologici, la bassa autostima e i problemi di socializzazione sono spesso correlati all'insorgenza dei sintomi dell'anoressia. Disturbi come il disturbo ossessivo-compulsivo e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) sono più comuni nei pazienti con anoressia, suggerendo una possibile relazione tra queste condizioni.

Ruolo del Microbiota Intestinale

Negli ultimi anni, il microbiota intestinale è stato riconosciuto come un possibile fattore di rischio per lo sviluppo dell'anoressia nervosa. Il microbiota, che rappresenta l'insieme di microorganismi presenti nell'intestino, può influenzare il comportamento alimentare attraverso la cosiddetta "asse intestino-cervello". Alterazioni nella composizione del microbiota sono state osservate in pazienti con anoressia e sembrano non normalizzarsi completamente con il recupero del peso. Questa disbiosi può contribuire all'alterazione dell'appetito e al mantenimento dei comportamenti restrittivi.

Diagnosi e Prevenzione

La diagnosi precoce dell'anoressia nervosa è essenziale per migliorare l'esito del trattamento. Gli esperti raccomandano di effettuare una anamnesi accurata che includa la valutazione dei comportamenti alimentari, delle percezioni del corpo e dei possibili eventi traumatici o stressanti. Un esame fisico completo, che comprenda la misurazione del peso, altezza e indice di massa corporea (BMI), è cruciale per identificare segni di malnutrizione o arresto della crescita.
È importante anche monitorare la salute dentale dei pazienti, poiché la cavità orale è spesso uno dei primi siti a mostrare segni di carenze nutrizionali, come erosione dentale e malattie parodontali. Inoltre, segni come bradicardia (rallentamento del battito cardiaco), ipotensione e ipotermia possono indicare la necessità di un'ospedalizzazione.

Conclusioni

L'anoressia nervosa è un disturbo complesso che coinvolge fattori genetici, ambientali, psicologici e biologici. La sua diagnosi precoce è fondamentale per garantire una migliore qualità di vita ai bambini e agli adolescenti colpiti, riducendo il rischio di complicanze mediche e psichiatriche. Il coinvolgimento attivo dei pediatri e dei medici di famiglia è essenziale per identificare precocemente i segnali di allarme e intervenire tempestivamente.
L'importanza della prevenzione e della sensibilizzazione verso i disturbi alimentari è cruciale, specialmente nelle scuole e nelle famiglie, per contrastare la crescente incidenza di queste condizioni tra i giovani.
FONTE

Di Gaetano

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