Baby-squillo, è allarme in Italia
Fenomeno di notevole risonanza e di estrema gravità sta diventando quello della prostituzione giovanile.
Spesso per un imprudente forma di indifferenza rispetto al drammatico problema ignoriamo realtà a noi strettamente vicine.
Dirompente ed inarrestabile è la successione di atroci episodi che vedono coinvolte giovani creature, talvolta assuefatte ad una vita di stenti e per ciò costrette a mercificare perfino se stesse.
Come restare impassibili di fronte allo sconvolgente caso delle “baby-prostitute” che obbligate dalla madre a fare soldi si prostituivano quotidianamente in un appartamento ubicato nel rinomato quartiere dei Parioli?
Dai banchi di scuola ad una camera da letto. Dal contatto con insegnanti e compagni a quello esclusivamente fisico con clienti di discutibile integrità morale.
Questa la realtà crudele e raccapricciante di piccole donne indifese che, del tutto incoscienti del vizioso circolo di cui facevano parte, hanno messo al rogo la purezza di un corpo per il quale bisognerebbe avere molta cura.
Questo è appena uno degli innumerevoli casi di sfruttamento minorile. Non è il primo e non sarà di certo l’ultimo.
Cari lettori, il mio è un accorato invito a prestare grande attenzione a tutte le segnalazioni di comportamenti sospetti e ad intervenire tempestivamente affinché simili eventi non si ripetino ancora.
Alessia Giannilivigni