Allarme a Lampedusa: incendiato centro d’accoglienza dai clandestini
Non si può definire razzismo né discriminazione l’atteggiamento fino ad ora troppo indulgente del popolo di Lampedusa che davvero stremato per via della situazione implora a gran voce alle istituzioni aiuto e collaborazione.
L’isola è di continuo meta favorita di extracomunitari provenienti dal Nord Africa che in fuga da una realtà misera ed infelice sperano in un futuro più limpido.
Supera quasi un migliaio il numero di migranti che affolla la splendida e una volta gettonata Lampedusa, creando grossi disagi ai suoi devoti abitanti e disordine civico.
I centri di accoglienza sono da qualche tempo sovraccarichi e un’insostenibile sensazione di paura s’insinua nel cuore degli isolani giustamente preoccupati a causa dei gravi danni di ordine civile che la permanenza dei migranti sta arrecando.
E’ allarme da due giorni a Lampedusa, divenuta triste scenario di una protesta degenerata poi in violenta insurrezione.
Un gruppo di clandestini inferociti si sarebbe infatti impadronito di diverse bombole di gas presenti in un ristorante e avrebbe dato fuoco al centro di accoglienza suscitando il terrore di tutti.
Decine tra forze dell’ordine, locali e migranti sarebbero le persone coinvolte nella clamorosa vicenda.
Il sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis dichiara di essere fortemente preoccupato per l’incolumità dei suoi concittadini e chiede al presidente Giorgio Napolitano solidarietà ed immediato intervento risolutivo.
Alessia Giannilivigni